Data: 07-04-2010
C'eravamo tanto amati
Aspettando Passepartout: OLTRE IL MURO
“Oltre il muro” , un ciclo di grandi film d’autore, anticipa il prossimo festival Passepartout. Pensieri e Parole , dedicato alla caduta del tragico Muro di Berlino, all'entusiasmo e alle speranze che ha suscitato, agli stravolgimenti politici ed economici che ha innescato in Europa, in Italia e nel mondo: alle 19.30 in Sala Pastrone (Asti, Via al Teatro 2) il mercoledì sera dal 31 marzo al 12 maggio.
Il secondo appuntamento mercoledì 7 aprile con C’eravamo tanto amati
Regia di Ettore Scola
Presenta Maria Teresa Armosino
C’eravamo tanto amati
Titolo originale: C’eravamo tanto amati
Paese, Anno: Italia, 1974
Regia: Ettore Scola
Principali interpreti: Nino Manfredi; Vittorio Gassman; Stefano Satta Flores; Stefania Sandrelli; Giovanna Ralli; Aldo Fabrizi; Ugo Gregoretti; Mike Bongiorno; Marcello Mastroianni; Federico Fellini.
Trama
Trent’anni di vita italiana, dal 1945 al 1974, rivisti attraverso le vicende di tre amici, ex partigiani: un portinaio comunista (Manfredi), un intellettuale cinefilo di provincia (Satta Flores) , un borghese arricchito (Gassman) e tutti innamorati di Luciana (Sandrelli). Le diverse strade politiche e di vita da loro imboccate s’incontrano a varie riprese, rievocando speranze deluse, ideali traditi, rivoluzioni mancate. “Rapsodia generazionale turgida e sincera, poco rigorosa ma appassionata, lamentosa e qua e là graffiante, armonizzata “sul registro di un malinconico ma efficace umorismo critico” (Robero Ellero)
Con la “splendida fotografia “antica” di G. Rotunno e l’interpretazione di “un finissimo Mastroianni”, il film venne candidato all’Oscar per la sceneggiatura e valse a Folco Lulli il Nastro d’Argento e ricevette una “pioggia di premi italiani, francesi e sovietici”.
Il regista, Ettore Scola, tracciando un’amara riflessione sulla storia italiana e sulle delusioni dopo il comune impegno e la felicità della rinnovata libertà del dopoguerra. Questo film lo consacra definitivamente tra i grandi del cinema italiano regalandogli anche la fama internazionale.
Ettore Scola (Trevico (Avellino) It. 1931 -)
Protagonista, prima come sceneggiatore e poi da regista, di alcune delle più belle pagine del cinema italiano, Ettore Scola è nato a Trevico (Avellino) il 10 maggio 1931. Comincia la carriera giornalistica collaborando con la rivista umoristica "Marc'Aurelio" mentre frequenta Giurisprudenza a Roma. Poi dalla metà degli anni '50 comincia a scrivere sceneggiature collaborando con Age e Scarpelli, per film come Un americano a Roma (1954), La grande Guerra (1959) e Crimen (1960). L’esordio alla regia è nel 1964 con il film Se permette parliamo di donne con Vittorio Gassman, che insieme a Nino Manfredi e Marcello Mastroianni, sarà uno degli attori preferiti da Scola. Con Il commissario Pepe (1969) e Dramma della gelosia - Tutti i particolari in cronaca (1970) Scola entra nel decennio più importante della sua carriera. Nel 1974 dirige C'eravamo tanto amati, la pellicola che gli conferisce definitivamente la fama. Seguono altri titoli imprescindibili quali Brutti, sporchi e cattivi (1976) e Una giornata particolare (1977) con Sophia Loren e Marcello Mastroianni, forse la pellicola di Scola più acclamata anche all’estero. Negli anni '80 Scola abbandona quasi del tutto la commedia per dedicarsi alla Storia attraverso grandi e suggestive metafore narrative, come il film Il Mondo Nuovo (1982), ambientato nel 1791 durante la Rivoluzione francese (David di Donatello per la migliore sceneggiatura). Segue nell'83 Ballando Ballando in cui ripercorre 50 anni di storia francese (David di Donatello per la miglior regia, Orso d'argento per la miglior regia a Berlino, tre César per miglior film, miglior regia e migliore sceneggiatura, Nomination all'Oscar come miglior film straniero). Il suo film più completo è forse La famiglia del 1987 (tre David di Donatello per miglior film, migliore regia, migliore sceneggiatura, due Nastri d'argento per miglior regia e migliore sceneggiatura, Nomination all'Oscar come miglior film straniero) cui seguono Che ora è (1989) dove il regista mette a confronto un padre distratto (Marcello Mastroianni) e un figlio scontroso (Massimo Troisi). I due protagonisti ricevono il Premio per la migliore interpretazione maschile al Festival di Venezia. Nel 1995 Scola torna alla commedia dirigendo Alberto Sordi in Il Romanzo di un Giovane Povero (Premio come migliore attrice a Isabella Ferrari al Festival di Venezia). Nel film La cena (1998, Nastro d'argento al complesso degli attori) il regista racconta dell'Italia degli ultimi anni Novanta. Nel 2000 firma la regia di Concorrenza Sleale ambientato a Roma nel 1938, con Diego Abatantuono e Sergio Castellitto e nel 2003 Gente di Roma, un omaggio alla capitale raccontata attraverso un mosaico di immagini, personaggi e storie.
Al termine della proiezione verrà offerto un rinfresco. Entrata libera