Dove & quando
Il festival si svolgerà nel cortile di palazzo di Collegio, via Carducci 64, Asti, dall 9 al 16 giugno 2013 ( vedi la mappa).
In caso di maltempo gli incontri si svolteranno all'interno, nella Sala delle Colonne.
Tutti gli incontri e le iniziative sono gratuiti.
Ultime notizie
Data: 28-12-2013
Passepartout En Hiver - 2014
Promosso dalla Biblioteca Astense e dalla CNA Asti, Passepartout en hiver consiste in un ciclo di incontri con cadenza s ...continua...
Data: 11-09-2013
Disponibili online i video integrali di Passepartout 2013
Non si spegne l'eco del successo di Passepartout 2013: a grande richiesta sono da oggi disponibili sul canale YouTube uf ...continua...
Data: 16-06-2013
Gran finale per Passepartout 2013
Programma di oggi:
ore 11 (Sala delle Colonne): Il sogno europeo e il brusco risveglio della crisi - Sergio Romano
S ...continua...
Data: 14-06-2013
Passepartout continua con Angelo Branduardi, Philippe Daverio e molti altri
La formula di Passepartout si conferma vincente: tutti gli incontri in programma hanno fatto registrare il tutto esaurit ...continua...
Passepartout suggerisce
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Data: 10-05-2013
Passepartout 2013
1963: I have a dream
La rassegna Passepartout giunge nel 2013 alla decima edizione, la quinta ad avvalersi della direzione scientifica di Alberto Sinigaglia, e avrà luogo dal 9 al 16 giugno al Palazzo del Collegio. L’anno oggetto di riflessione sarà il 1963 e il titolo della rassegna sarà I have a dream.
Il 28 agosto 1963 al termine di una marcia di protesta per i diritti civili Martin Luther King pronunciò davanti al Lincoln Memorial di Washington un discorso che sarebbe passato alla storia per una frase, che il leader dei diritti civili degli afroamericani ripeté più volte in un’escalation di fervore oratorio: I have a dream. Io ho un sogno.
Il festival del pensiero organizzato dalla Biblioteca Astense assume quella frase e il riferimento al 1963 come il punto di partenza per una riflessione su come affrontare la crisi che stiamo vivendo: crisi economica ma anche crisi di valori, crisi sociale resa più complessa dalla difficoltà di guardare a modelli di riferimento forti. Passepartout fa quindi propria la proposta della Fondazione CrAsti che nella mostra “La Rinascita” suggerisce di guardare al periodo che va dal dopoguerra fino agli anni ’60: ora come allora, l’Italia si trova a fare i conti con una situazione di recessione da cui sembra non essere in grado di uscire.
Ma è proprio nei momenti di crisi che davanti all'uomo si aprono possibilità immense di rinascita e di trasformazione del mondo. Il mondo si ferma solo se l’uomo perde la capacità di sognare, intesa come capacità di immaginare soluzioni e mondi diversi.
E’ certo: nessuno uomo è capace di cambiare la storia da solo, non vi sono eroi solitari che stravolgono la storia. Ma è altrettanto certo ci sono persone capaci di indicare una direzione, di proporre una visione in grado di rimettere in movimento le forze buone della società. Queste visioni possono riaccendere nell'uomo la speranza che è intimamente legata alla forza di sognare.
Otto giorni di festival e quindici incontri legati al tema del sogno, declinato nei modi più diversi, con Sognatori di eccellenza ai quali chiederemo di spiegarci le loro visioni e le loro utopie, rendendoci parte di esse. Perché solo coloro che sono capaci di sognare cambiano il mondo.
L’edizione di Passepartout di quest’anno invita l’uomo a ragionare di sogni. Non di fantasticherie, che evocano immagini di schiene appoggiate a tronchi d’albero e fili d’erba fra i denti e sguardi a inseguire le nuvole. Non d’illusioni che portano subito alla memoria il vento e ogni suo mulino. Ma di sogni che germogliano dalla realtà e che qualcuno ha la forza e la volontà di trasformare prima in idee e poi nei loro frutti.
Perché se è vero che il passato si ricorda e il presente si vive, è altrettanto vero che il futuro si sogna e si costruisce.
Giorgio Faletti
Presidente della Biblioteca Astense
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