Data: 18-02-2013
Livio Musso protagonista del nuovo incontro di Passepartout en hiver
Sesto appuntamento domenica 24 febbraio alle 17 ad Asti per le conversazioni invernali di Passepartout en hiver, il ciclo di incontri organizzato dalla Biblioteca Astense e dalla CNA artigiani presso la sede della Biblioteca in Corso Alfieri 375.
Sarà protagonista dell’incontro Livio Musso. Astigiano doc, tra gli Anni ’60 e gli Anni ’70, Musso è stato autore di canzoni in veste di paroliere, dalla metà degli Anni Settanta ha lavorato come assistente e poi aiuto regista in produzioni di pubblicità, documentari e cinema industriale e poi nel 1981 ha iniziato l'attività di regista per spot pubblicitari, clip e documentari.
Livio Musso, che lavora anche in veste di ideatore, regista e curatore di eventi, spettacoli, rassegne cinematografiche e teatrali, nel 2004 ha dato avvio a una fortunata stagione di scrittore, dapprima con il volume di racconti autobiografici Maniman, seguito nel 2005 da Fulandran e nel 2006 da Ambaradan per la Diffusione Immagine Editore. Nel 2011 ha pubblicato per Spettattore Libri la raccolta di racconti Vite di sponda, tratti da soggetti cinematografici scritti negli anni ’70 e ’80.
L’appuntamento di Passepartout en Hiver è dedicato alla ultima fatica letteraria di Musso, il romanzo Tre giorni a luglio, storia di un’amicizia nei giorni della Repubblica Astese del 1797, edito nel 2012 da Tipografia Astese di Asti. Durante l’incontro Livio Musso proporrà, in forma multimediale, la Repubblica Astese ed i fatti legati alla vicenda del romanzo con immagini, riproduzioni di quadri e le musiche di quei giorni come Il Ça Ira (cantata da Edith Piaf), La Carmagnole (cantata da Johnny Hallyday), Auprès de ma blonde e Le chant du depart, il primo inno nazionale francese. Aldo Delaude leggerà brani dal romanzo.
La pittrice Marisa Garramone esporrà una propria opera realizzata per l’occasione e liberamente ispirata al tema dell’incontro. Astigiana, ha conseguito la laurea artistica presso il liceo d’Arte di Asti. Le sue grandi tele hanno un comune denominatore, ”l’astigianità“, tema molto caro alla pittrice. Attualmente alcune tele sono esposte all’interno del ristorante Falcone Vecchio in Corso Alfieri 402.
Ingresso libero.