Ecco
il calendario:
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MAGGIO ORE 11:
L’AMORE AI TEMPI DELLA GLOBALIZZAZIONE
Il progetto,
curato dai prof. A. Banaudi ed E. Angelino, ha visto impegnati durante
il corrente anno scolastico una quindicina di allievi del Liceo Scientifico
“F: Vercelli” di Asti.
In un primo momento l’attività è consistita nell’elaborazione
di un questionario finalizzato ad una inchiesta sui rapporti sentimentali
fra i giovani dai quindici ai diciannove anni frequentanti questa scuola.
In un secondo momento, acquisiti i dati di oltre cento ragazzi, gli allievi
hanno provveduto a tradurre in inglese il questionario e ad apportare
alcune modifiche. Quindi il prodotto è stato spedito via internet
in numerosi altri paesi (Francia, U.S.A., Albania, Cina, Thailandia, Sud
America…).
I risultati di questa ricerca verranno esposti la mattina dell’11
maggio nell’ambito di Passepartout e potranno essere la base di
un dibattito sulle analogie e differenze nei comportamenti sentimentali
dei giovani in realtà culturali diverse. Nella mattinata verranno
anche letti brani sull’argomento tratti da varie letterature.
-
12 MAGGIO ORE 11: NUVOLARIA. OFFICINA DI SCRITTURA
Lettura dei racconti elaborati dai ragazzi che hanno dato vita al corso
di scrittura creativa
Nuvolaria
è il laboratorio di scrittura creativa riservato alle scuole superiori
astigiane, organizzato dalla Biblioteca Astense e dal sottoscritto per
l’anno scolastico 2004/2005. Abbiamo scelto questo nome perché
richiama alla mente una piccola, ma importante, rivista fiorentina degli
anni Trenta del ‘900, conosciuta per le sue posizioni antifasciste
ed europeiste: Solaria. Il nome di quest’ultima è formato
dall’unione dei termini sole ed aria: per quanto ci riguarda, volendole
rendere omaggio, abbiamo invece scelto di sommare all’aria le nuvole,
ovvero ciò che riempe il cielo, luogo per eccellenza opposto alla
realtà terrena. A volte sin troppo quotidiana. Quale metafora migliore
per il ruolo della letteratura, che quando è buona ci fa volare
via dai nostri capricci, permettendoci di pensare, sognare e criticare
liberamente? Un bel volo in compagnia dunque, durante il quale abbiamo
raccolto idee e racconti.
Nello specifico, Nuvolaria è stato concepito come una serie di
incontri in cui ho cercato di proporre la scrittura creativa in una dimensione
viva, di continuo scambio reciproco tra me e i partecipanti. La pagina
bianca come uno spazio vuoto, fermo, in attesa di un qualunque movimento:
sillabe, congiunzioni, parole, frasi, capitoli. Senza dare giudizi sulle
idee, ma solo ragionando sull’efficacia e le alternative con cui
queste possono essere scritte. Entrare nel metodo, presentando la geografia
di tutte le strade, gli incroci e le deviazioni che si possono incontrare
o costruire su una pagina bianca, e non nel merito dei gusti. Mettendo
in primissimo piano la lettura, come un’attività da riscoprire
e rivalutare, come passaggio obbligato per aspiranti narratori, ma fondamentale
per chiunque. Quindi, considerare il libro come una partenza e non un
arrivo, mi è sembrato qualcosa di molto importante. Da essere condiviso
con gli altri, parlandoci sopra e attraverso. “Vivendo” in
prima persona la pagina, ho voluto perciò cercare di coglierne
l’efficacia interna, e i nodi con quello che vi sta oltre.
Nella prima parte del laboratorio, una volta fatte le presentazioni e
rotto il ghiaccio con i ragazzi, in modo da rendere tutto più facile,
insieme abbiamo fatto un vero e proprio viaggio sotto le parole della
narrativa, attraversando alcuni dei temi più importanti di teoria
letteraria: dalla struttura drammatica al personaggio, dal punto di vista
ai dialoghi, sino alla punteggiatura come metronomo del testo. Poi la
pratica: si è letto molto, esempi di classici, fumetti, film, fino
ai loro racconti inediti, che sono cresciuti poco a poco, attraverso costanti
letture collettive. Un confronto diretto, senza gare di bravura o retorica:
per capirci un po’ di più, nient’altro.
Marco Magnone
- 12
MAGGIO ORE 11: IL LIBRO DELLA VITA
Tutti quanti
abbiamo un libro che più di altri ci è caro, perché
ha segnato le nostre scelte culturali o, addirittura, di vita, perché
la sua lettura si è intrecciata strettamente al nostro vissuto
e ce lo riporta alla memoria. Tutte le vite, anche quelle ancora brevi
di ragazzi dai quindici ai diciotto anni per i quali le esperienze culturali
autenticamente sentite sono tanto più importanti perché
destinate a maturare e a svilupparsi su un terreno che non conosce ancora
assuefazione. Saranno loro, gli studenti delle scuole superiori di Asti,
a dirci, nei modi e nelle forme che sceglieranno, il “libro della
vita”, quanto e perché la sua lettura sia stata importante
per loro e possa esserlo per altri. |