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04-06-2004
...e tu la chiami guerra e non sai cos
canzoni di Fabrizio De André

La guerra, decisa dai potenti, combattuta dai militari e subita dai civili.
La guerra raccontata dai telegiornali, discussa nei talk.show, come se fosse un gioco e non una realtà terribile e devastante. In questo spettacolo si parla di guerra, raccontata da chi la vive da vicino immergendo letteralmente le mani nelle sue ferite. E si racconta di profughi, bambini feriti, famiglie distrutte, campi minati. Ma anche di ospedali, di cure, di esistenze che ripartono da un corpo spesso terribilmente mutilato, a ricercare un nuovo senso del vivere quotidiano.

Di guerra si canta anche, con le canzonidi Fabrizio de André, che accompagnano le immagini e i racconti a denunciare l'inutilità e la stupidità della guerra, espressione dell'egoismo e della miopia dell'uomo.


A Palazzo del Collegio, via Carducci 64




 
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... Ma la cosa migliore non furono quei baci e neppure le passeggiate serali, o i nostri segreti. La cosa migliore era la forza che quell'amore mi dava, la forza lieta di vivere e di lottare per lei, di camminare sull'acqua e sul uoco. Potersi buttare, per un istante, poter sacrificare degli anni per il sorriso di una donna: questa sì che è felicità, e io non l'ho perduta.
Hermann Hesse

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