provate ad immaginarvi di trovarvi a dover parlare di blog in 60 minuti di fronte a una platea composta per il 90% di persone mature, coltissime, serissime e appassionate di scrittura, ma che a malapena sanno che cosa è un computer.
Quelle che con autoironia si definiscono "esemplari in via d'estinzione", la maggioranza dei quali scrive ancora interi libri ed articoli e saggi picchiettando su una Lettera 35 (e rimpiangendo la 22) o, se proprio per obbligo professionale si trova davanti a una tastiera, quando sente il suonino dell'arrivo di un'e-mail telefona allarmato al figlio o al nipote dicendo "Il pc ha fatto uno strano rumore".
Il Dottor Zu, le Dottoresse Buba, Placida e Scrittora insieme al il mio amatissimo Capo Dottor Effe si sono brillantemente lanciati nell'ardua e perigliosa impresa dall'alto di un palcoscenico enorme e lussuoso come quello dell'Ariston, solo che lì non erano al Festival di Sanremo ma a quello astigiano di Passepartout, e il tema della serata non erano canzoni ma la Letteratura con la Elle maiuscola...
Seduto fra noi, il viaggiatore Mister Fog aveva la stessa espressione di chi, causa un guasto alla Mongolfiera, fosse precipitato in una terra sconosciuta trovandosi di botto circondato da un popolo strano, che parlava un linguaggio sconosciuto e aveva usanze a dir poco bizzarre.
Dopo aver appreso che io ero una Segretaria, dopo aver dato un'occhiata al mio curriculum mi ha assunto immediatamente come interprete e guida sua e di quelle decine e decine di persone che dal buio della platea ci osservavano attentissimi e silenziosi con sguardi che andavano dal diffidente, all'ironico al terrorizzato.
In un turbinìo elegante -come l'ambiente richiedeva- di parole emesse da noi e per loro completamente nuove quali photoblog, link, permalink, post, nick, commenti, accessi, url, portali, blogrodeo, pazziate, mouse, template, google, splinder, blogspot ecc che traducevo con gesti, esempi e spiegazioni elementari e mimiche che avrebbero causato l'immediato svenimento del Dottor Granieri (lieve rossore, flappissimo flap flap) , dopo poco quegli sguardi sono cambiati; la curiosità ha preso il sopravvento, unita al divertimento.
Il mio amatissimo Capo ad un tratto, con l'agilità d'un panterone è balzato giù dal palco e per far comprendere meglio il pianeta Blog ha compiuto -per la prima volta nella storia- un esperimento audace: un post orale.
E brandendo un microfono, con sprezzo del periglio, s'è poi gettato fra il pubblico dove, nonostante questi si fossero abilmente anfrattati tentando di mimetizzarsi fra gli altri, aveva individuato una serie di esponenti della nostra stessa razza blogger; ha chiesto commenti orali ma forse, causa il buio della platea, il microfono avvicinato alla bocca a molti è parso una 44 Magnum, e gli sguardi terrorizzati han cambiato proprietà. ;-)
Infine, abbiamo salutato tutti cantando l'inno nazionale dei Blogger (Dr Zu voce e Dr Effe chitarra).
...Scesi dal palco, sfiniti dall'impresa, siamo stati immediatamente accerchiati da persone che - con la scusa di fotografarci - volevano osservarci da vicino.
La Drssa Scrittora, che ispirava forse più confidenza causa l'età assai più vicina alla loro, è stata mitragliata da raffiche di domande:
"Ma davvero è così facile aprire un blog? Ma davvero potrei farcela anche io che non capisco un tubo di pc? Ma davvero tu scrivi e subito i lettori commentano? Ma davvero..."
E son saltati fuori foglietti dove i nostri ascoltatori maturi, coltissimi, serissimi, appassionati di scrittura e in molti casi anche famosissimi, quelli che sino a un'ora prima consideravano il pc uno strumento diabolico, hanno diligentemente preso appunti, anzi, continuato a prendere quegli appunti che di nascosto, coperti dal buio della platea, avevano preso durante tutta l'ora del nostro intervento.
E viste le telefonate che oggi la Scrittora ha ricevuto durante il viaggio di ritorno da Asti, e poi a casa, e viste le e-mail che ha iniziato a ricevere, non si stupirà affatto se nei prossimi giorni riconoscerà nel nome di neonati blog la ex penna e la ex Lettera 35 di moltissimi colleghi entusiasti di aver scoperto davvero un nuovo mondo.
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