Maria Venturi, Mia Peluso, Anna Bravo, Sergio Grea e Rosa Matteucci
Si narra che per primo li confezionò un arabo, e si trattava già di un prodotto terapeutico, addolcito dal guscio che lo racchiudeva. Arrivano in Europa grazie alla letteratura francese del XIV secolo, che cita quelli profumati alla rosa, al muschio e alla violetta. Intorno al 1400 divennero bomboniera in ogni ricevimento che si rispettasse. Luigi XIV, Napoleone e la regina Elisabetta ne andavano matti. Persino il melanconico Leopardi si consolava con quelli cannellini. Ci accompagnano dalla nascita al battesimo, dai primi anni alla laurea, dal fidanzamento alle nozze e ai diversi anniversari e segnano con la loro presenza le tappe salienti della nostra vita. I confetti. A Passepartout li hanno confezionati cinque pasticceri d'eccezione: Maria Venturi, Mia Peluso, Anna Bravo, Sergio Grea e Rosa Matteucci. Confetti classici, rosa e terapeutici, con un guscio di riflessioni ed analisi sulla letteratura rosa e d’amore, sulle soap opera e sui fotoromanzi. Ed abbiamo scoperto che non solo le donne ne sono golose...
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