Con un animato dibattito sul fare cultura in provincia, seguito da un concerto finale di musiche e danze della tradizione popolare dell’Italia meridionale, Passepartout, la nuova manifestazione letteraria organizzata dalla Biblioteca Astense, ha chiuso domenica la sua prima edizione, o meglio, come aveva affermato sin dall’inizio e come ha ancora ripetuto in chiusura il presidente della Biblioteca Renato Bordone, il suo numero zero. Un’edizione di prova, quindi, seguita passo passo dai responsabili della Biblioteca con una cautela ben giustificata, vista l’estrema ristrettezza dei tempi a disposizione degli organizzatori, poco più di un mese dall’annuncio, da parte di Marco Tropea, che Chiaroscuro non si sarebbe più fatto.
Come è andato Passepartout? Sostanzialmente bene, tenendo conto dei problemi di cui si è detto. Il pubblico è accorso ancora una volta in buon numero, nonostante i nomi resi popolari dalla televisione non siano stati molti – si sa che i personaggi famosi sono quasi sempre nell’impossibilità di accettare inviti dell’ultimo momento – ed ha gradito la formula che prevedeva un dibattito a due voci al pomeriggio ed una tavola rotonda alla sera, seguita da uno spettacolo teatrale e musicale. Merito anche di Mister Fogg, al secolo il critico Ruggero Bianchi, che ha condotto i vari incontri con garbo ed acutezza, senza prevaricare ma guidando gli ospiti ad attenersi al tema del dibattito; gradita anche l’idea del té delle sei, servito a tutti gli intervenuti. Forse alcuni temi si sono rivelati un po’ troppo settoriali, ma altri (il fumetto, il linguaggio dello sport ed appunto la cultura in provincia) erano tali da interessare il pubblico più vasto.
Un successo a sé, forse superiore alle previsioni, è stato quello di Passepartout Junior, lo spazio riservato ai lettori più giovani: la partecipazione è sempre stata folta, con la Biblioteca gremita il giorno della presenza del topo Geronimo Stilton, uno dei personaggi più amati dai bambini.
“Abbiamo vinto una duplice scommessa – ha detto in conclusione Bordone – quella di avviare la manifestazione nonostante la scarsità di tempo e quella di portarla regolarmente a termine. Merito di tutti coloro che hanno dato la loro collaborazione, in particolare i volontari, la cui opera è stata preziosissima, il personale della Biblioteca ed anche il pubblico, che ci ha seguito con affetto”.
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