Dal 10 al 15 maggio 2005 si terrà ad Asti Passepartout: Viaggi Straordinari Nelle Parole Scritte. La Biblioteca di Asti, piccola e preziosa cittadina medioevale situata in Piemonte, rinomata meta del turismo culturale ed enogastronomico, organizza un festival di letteratura di respiro internazionale, con incontri con esponenti del mondo intellettuale e momenti di spettacolo.
Il nome Passepartout è un chiaro riferimento al romanzo di Jules Verne Il giro del mondo in ottanta giorni, un classico della letteratura. Nel capolavoro di Verne l’inglese Mr. Fogg scommette con i soci del suo club che riuscirà a compiere il giro del mondo in ottanta giorni; parte accompagnato dal suo fedele servo Jean, detto proprio Passepartout. Nell’immaginario collettivo il viaggio viene effettuato su di una mongolfiera, ma nel romanzo di Verne questo mezzo di trasporto non è mai menzionato. Il riferimento di tutti è, se pure in modo quasi istintivo, la splendida versione cinematografica del film omonimo, che vede proprio la mongolfiera come supporto tecnico del viaggio di Mr. Fogg e del suo servo Passepartout.
Dunque una mongolfiera il simbolo del festival, presente sul logo e prevista nella splendida scenografia firmata dal Maestro Eugenio Guglielminetti, artista di fama internazionale: sue alcune tra le più belle scenografie teatrali e di trasmissioni Rai degli ultimi cinquant’anni.
Dunque colori e leggerezza, dinamicità ed uno sguardo un po’ dall’alto, discreto ed attento. Viaggi nelle parole – scritte, dette e immaginate – perché è da lì che si arriva; in mezzo, la parabola contemporanea della comunicazione/delle comunicazioni, siano esse legate all’arte o al mercato, espressioni di un bisogno individuale o riflesso di un’industria culturale.
La navigazione lungo queste rotte immateriali nella frastornante sovrapposizione di codici di comunicazione che è la cifra rilevante del contemporaneo, sarà capitanata proprio da Mr. Fogg, abile conduttore appunto, che, per tutta la durata del festival, traccerà, di volta in volta, le coordinate del giorno, sottolineerà le insidie nascoste e indicherà i possibili approdi al pubblico/argonauta che avrà la bontà di seguirlo.
Curioso riconoscere come gli altri significati della parola “passepartout”, ossia come chiave universale, come soluzione idonea ad ogni problema e come cornice, ben si sposano con l’intenzione del festival di porsi come incontro di linguaggi diversi.
Passepartout è – ad oggi – l’unico festival letterario presente nel panorama italiano, interamente ideato, realizzato e gestito da una biblioteca pubblica.
Sede della manifestazione sarà il Palazzo del Michelerio, che sorge nella zona centrale della città, entro l’antico “recinto dei nobili”delle mura medioevali della cittadina. Complesso nato nella prima metà del ‘500 come monastero del Gesù, sede dell’Ordine delle Monache Osservanti del Gesù, e mutato di destinazione nel corso della storia della città, fino a delinearsi ai giorni nostri come sede ideale per questo festival culturale che vede alternarsi momenti di incontro con pubblico ed ospiti a momenti di spettacolo di musica e teatro. Per l’edizione 2005 ospiterà anche due mostre.
In occasione del centenario della morte di J. Verne il festival astigiano Passepartout ricorda doverosamente l’autore di tanti libri di avventure ed esplorazioni grazie alla collaborazione di Piero Gondolo della Riva, che si occupa di Jules Verne dal 1962. Celebre collezionista, vicepresidente della Société Jules Verne di Parigi e del Centre International Jules Verne di Amiens, dedica la sua attività a studiare Verne e il suo editore Hetzel. Collabora con decine di riviste e testate media di tutto il mondo per tutto ciò che riguarda il mondo verniano.
La seconda mostra riguarderà il mondo del fumetto, tema caro al festival, attento interlocutore di diversi linguaggi. Sergio Bonelli Editore presenta una serie di tavole originali del suo celebre personaggio Nathan Never.
Interessante dimensione del festival è la caratteristica di un paese ospite che ogni anno cambia vedendo così protagonisti provenienti da diverse culture: questo anno al Portogallo e alla letteratura lusofona saranno riservatio gli incontri pomeridiani.
Per la giornata del 10 maggio è prevista l’inaugurazione, che vede un evento di spettacolo di grande risonanza. La manifestazione si strutturerà dal 11 al 14 maggio in un incontro al mattino tra gli studenti delle scuole superiori per il progetto che si articola in tutto l’anno e si esprime al meglio durante il festival; poi una sezione pomeridiana riservata ai piccoli, Passepartout junior. A seguire, una serie di occasioni di riflessione alle ore 18 ed alle ore 21 sul mondo del libro e della cultura, con scrittori di fama o emergenti, giornalisti della carta stampata e della televisione, registi, fumettisti e cartoonist e per finire alle 22.30, incontri musicali e di spettacolo. Se, per la scorsa edizione, una peculiarità del festival era l’incontro delle 18, il “Five o’clock tea with Mr. Fogg”: conversazione garbata con gli scrittori durante la quale veniva servito, non solo agli ospiti sul palco, ma anche al pubblico, un molto anglosassone tea con biscotti, quest’anno, dato il paese ospite dell’edizione 2005, verrà servito il Porto, il tipico vino aromatico portoghese
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