E' il coro di consensi che rimbalza tra i muri redivivi e il cortile del caro vecchio Michelerio. Sì perchè il vero protagonista della prima giornata pare essere stato proprio lui, questo ex-monastero del '500, così bello questa sera, da sembrare capitato in città per caso, e da prendersi le coccole proprio da tutti: pubblico e ospiti.
In proposito, è stato particolarmente generoso proprio Andrea de Carlo, il quale, al termine della propria applaudita esibizione, ha incontrato ammiratori e cacciatori di autografi vari tra i tavolini affollati del Café A Brasileira, ripetendo loro entusiasta quanto fosse bello l'ambiente, e come si fosse sorpreso di aver trovato ad
Asti una biblioteca così diversa dal cliché nazionale in voga, di posto triste, un po' noioso e chiuso.
Tutt'altro qui da noi, e questo era solo l'inizio, per esempio il vulcanico portoghese Alvim, tanto per provare a rompere il ghiaccio con la città, ha iniziato solo oggi a prendere contatto con il centro, e le sue fanciulle... continuiamo così ragazzi, e in questi giorni ne vedremo proprio delle belle!!!
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