Continua il viaggio di Passepartout attraverso il mondo di Verne.
Mercoledì sera si è tenuto un dibattito sul tema della divulgazione tra Piero Bianucci, Roberto Vacca e Philippe Daverio intitolato "Je dois aprendre aux curieux". Il momento è stato guidato dal docente universitario Ruggero Bianchi, il quale non ha avuto un ruolo semplice, sia perché ha dovuto intrattenere il pubblico mentre si attendeva l'arrivo di Daverio che, come un eroe di Verne, si era smarrito nel periglioso viaggio attraverso Asti, sia perché non è stato facile mettere d'accordo tre studiosi con un bagaglio culturale così diverso fra loro: Bianucci è un giornalista che si occupa di divulgazione scientifica, Vacca è un ingegnere ed un libero docente, mentre Daverio è un esperto di storia dell'arte. Da questo eterogeneo gruppo di esperti è emersa l'importanza e la difficoltà della divulgazione, ovvero della capacità di trasmettere dei saperi specialistici ad un pubblico molto ampio che spesso non è competente di quell'argomento.
La difficoltà di questo compito era visibile anche all'interno del dibattito stesso: infatti i tre oratori hanno dovuto più volte mettersi d'accordo sui termini che stavano utilizzando, proprio perché ciascuno di loro parlava utilizzando codici diversi. Nonostante le divergenze su alcuni temi, ciascuno è riuscito infine a proporre una convincente soluzione al problema affrontato. Bianucci ha spiegato che per una vera divulgazione scientifica non basta che qualcuno faccia da intermediario per chiarire il linguaggio di uno scienziato al grande pubblico, ma bisogna che sappia anche intrattenere e divertire presentando le scoperte scientifiche in maniera accattivante. Il giornalista ha anche fatto alcuni esempi per far
vedere come ciò sia possibile ma è stato spesso sovrastato dalla verve di Vacca che dal canto ha sancito l'importanza della pianificazione e della schematizzazione dei saperi che è ciò di cui si occupa. Daverio,invece, ha parlato dell'importanza della televisione nella diffusione della cultura dato che riesce ad essere più veloce e capillare rispetto ad un saggio su carta stampata, ed è per questo che al momento sta conducendo una trasmissione su Raitre che, guarda caso, si chiama "PassepARTout".
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