Passepartout 2014 - Asti, 7-15 giugno 2014 - undicesima edizione
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Data: 09-08-2014
Sottoscrizione in memoria di Giorgio Faletti

Data: 04-07-2014
E' morto Giorgio Faletti

Data: 03-07-2014
Passepartout su Youtube

Data: 20-06-2014
Il bilancio di Passepartout secondo le testate locali

Data: 18-06-2014
Marcello Veneziani a Passepartout
Intervistato dal giornalista Pietro Nardiello.

Data: 15-06-2014
Concerto di chiusura di Passepartout

Data: 16-06-2014
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Data: 15-06-2014
Francesca Paci a Passepartout

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Aldo Grasso: la TV non è morta

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Marco Travaglio a Passepartout

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Mons. Edorado Viganò per Passepartout

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Paolo Borgognone a Passepartout

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'Non una lectio magistralis, ma la storia della mia carriera'

Data: 09-06-2014
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Data: 08-06-2014
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Data: 08-06-2014
Silvio Garattini a Passepartout

Data: 05-06-2014
Passepartout in diretta

Data: 03-06-2014
Primaradio, BBBell e Passepartout
Insieme per diffondere i pensieri e le parole

Data: 02-06-2014
LIBERA a Passepartout

Data: 30-05-2014
Il pubblico di Passepartout
Anteprima Festival Passepartout

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La Stampa

Data: 19-04-2014
Passepartout 2014 - undicesima edizione
Asti, 7-15 giugno 2014

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1954-2014: Sesto potere. Informazione, disinformazione, controinformazione nell'era digitale.

La rassegna Passepartout giunge nel 2014 alla undicesima edizione e avrà luogo ad Asti dal 7 al 15 giugno. L’anno oggetto di riflessione sarà per la prossima edizione il 1954 in riferimento all’anno in corso e il titolo della rassegna sarà Sesto potere? Informazione, disinformazione e controinformazione in TV.
Sessant’anni fa, il 3 gennaio 1954, ebbero inizio in Italia le trasmissioni televisive a cura della RAI, Il segnale arrivò su tutto il territorio nazionale tre anni dopo, il 31 dicembre 1956. Verso la fine degli anni cinquanta nasce il primo telegiornale della Rai, che conquista il popolo italiano, riuscendo ad arrivare dove la carta stampata non aveva saputo.
Nel nostro paese la televisione è ancor oggi il mezzo a cui ci si affida per ottenere informazioni. Influenza i modelli di comportamento, le idee dominanti, la conoscenza del mondo, le proposte politiche e la mobilitazione di interessi. Gli italiani continuano a formarsi un’opinione e a prendere posizione sui fatti, in larga maggioranza, seguendo la tivù, anche se questo mezzo ha perduto e sta perdendo séguito in tutti i suoi segmenti informativi; dai Tg ai programmi di approfondimento e ai talk legati all'attualità politica e sociale. Perfino i talk satirici e l'infotainment suscitano minore confidenza. È come se, in tivù, l'informazione, l'approfondimento, la stessa satira, fossero entrate in un momento di stasi e di stanchezza.
L’affermarsi della rete – nonostante tutte le difficoltà strutturali del nostro Paese anche in questo settore – ha contribuito a mettere in luce i limiti e, sovente, gli errori dell’informazione televisiva: notizie non date o sottaciute, informazione veicolata in modo scorretto oppure utilizzata come strumento di lotta politica o, ancora, pilotata in modo da ottenere il consenso o la simpatia del pubblico verso posizioni precostituite.
Lo sviluppo impetuoso delle TV commerciali e il loro costituirsi – sostanzialmente – in un duopolio (altra anomalia tipicamente italiana) insieme al servizio pubblico RAI fanno trasparire in filigrana come la stretta dipendenza dal mercato degli inserzionisti possa condizionare, e condizioni, la qualità stessa dell’informazione offerta.
Infine, l’affermarsi della TV satellitare, fatta di canali on-demand e a pagamento che in Italia supera ormai i quattro milioni di utenze in abbonamento, induce tutta una serie di riflessioni sul futuro del mezzo sia dal punto di vista dell’informazione che da quello dell’intrattenimento.
Tutto questo in una realtà come quella italiana che nonostante tutte le dichiarazioni di principio e di intenti si colloca, oggi, al settantesimo posto nella classifica mondiale sulla libertà di stampa.

Riflettere su questi temi, gettare spiragli di luce sui complessi e talvolta insospettabili rapporti tra informazione e potere, delineare possibilità e limiti del mezzo televisivo nel momento in cui si va sempre più si affermando la concorrenza del nuovo medium, la rete, è la sfida che si propone questa edizione di Passepartout.


Passepartout è organizzato dalla Biblioteca con l’appoggio del Comune di Asti e della Regione Piemonte.
Il direttore scientifico è Alberto Sinigaglia.

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