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Arturo
Toscanini
Fu considerato da molti suoi contemporanei - critici, musicisti e pubblico - come il più grande direttore d'orchestra della sua epoca. Era celebre per la sua genialità, il suo perfezionismo instancabile, il suo orecchio fenomenale per il dettaglio e la sonorità orchestrale, e la sua memoria fotografica che gli permetteva di correggere errori nelle parti orchestrali che i suoi colleghi non avevano notato per anni. Toscanini divenne direttore del Teatro alla Scala di Milano, nel 1898, lo rimase fino al 1908 e vi fece ritorno negli anni Venti. Nel 1931, al teatro Comunale di Bologna - dove doveva dirigere un concerto in memoria di Giuseppe Martucci - si rifiutò di eseguire Giovinezza e l'Inno reale al cospetto di Ciano e Arpinati e venne perciò aggredito e schiaffeggiato da una camicia nera nei pressi di un ingresso laterale del teatro. L'aggressione subita fu alla base della sua rinuncia al concerto e, in seguito, della decisione di emigrare negli Stati Uniti.
Alla Scala dirigerà per l'ultima volta nel 1946, al rientro in Italia dopo la fine della guerra, un memorabile concerto dedicato in gran parte all'opera italiana. Diresse anche al Metropolitan Opera di New York e a Bayreuth, come pure con la New York Philarmonic e al Festival di Salisburgo. Nel 1936 diresse il concerto inaugurale della Palestine Symphony Orchestra (ora Israel Philarmonic Orchestra) a Tel Aviv.
Trovi Arturo Toscanini a Passepartout il 13-06-09 alle 17:30 "Intervista impossibile"