Gli ospiti del festival dalla A alla Z
Riccardo Barenghi (Jena) Stefano Bartezzaghi Angelo Benessia Fausto Bertinotti Franco Bevilacqua Boris Biancheri Piero Bianucci Giorgio Boatti Guido Bodrato Luigi Bonanate Massimo Cacciari Marta Cagnola Sandro Cappelletto Filippo Ceccarelli Tommaso Cerasuolo Carlo Cerrato Sergio Chiamparino Fabrizio Cicchitto Simona Codrino Massimo Cotto Philippe Daverio Ferruccio De Bortoli Angelo D’Orsi Inge Feltrinelli Marco Ferrari Gabriele Ferraris Domenico Fisichella Giorgio Forattini Luigi Forte Bruno Gambarotta Paolo Garimberti Federico Geremicca Emilio Giannelli Enrico Gianni Sonia Grandis Günter Grass Manlio Graziano Umberto Guidoni Generale Carlo Jean Emanuele Macaluso Betty Martinelli Enrico Mentana Alessandra Montrucchio Franco Musso Diego Novelli Achille Occhetto Gian Paolo Ormezzano Valeria Palumbo Valentino Parlato Ugo Perone Paolo Pombeni Renato Rizzo Sergio Romano Claudia Rusch Gian Enrico Rusconi Francesca Sforza Domenico Siniscalco Cardinale Angelo Sodano Giuliano Tavaroli Eleni Vassilika Roberto Vecchioni Marina Verna Saverio Vertone Demetrio Volcic Valerio Zanone |
Guido Bodrato
Politico italiano nato a Monteu Roero (CN) il 27 marzo 1933. Laureato in giurisprudenza, è stato ricercatore universitario e ha poi lavorato in un istituto di ricerca economica. Da sempre iscritto alla Democrazia Cristiana e al Movimento Federalista Europeo, è stato eletto deputato al Parlamento italiano (1968-1994) ed europeo (1999-2004), dopo essere stato a lungo consigliere comunale a Torino. È stato Ministro della Pubblica Istruzione dal 1980 al 1982 (nei governi Forlani I e Spadolini I e II) e Ministro del Bilancio e della Programmazione Economica nel V governo Fanfani dal 1982 al 1983. Dopo l’esperienza di vicesegretario unico della Democrazia Cristiana (dapprima con la segreteria De Mita e poi con quella Forlani, ai tempi della quale ha contrastato in particolare la legge Mammì sul sistema radiotelevisivo), è rientrato al governo (Andreotti VII, dal 1991 al 1992) con la delega a Industria, Commercio e Artigianato. Commissario della DC a Milano all’epoca della bufera di Tangentopoli, ha sostenuto il rinnovamento voluto dalla segreteria Martinazzoli ed ha appoggiato il passaggio al Partito Popolare Italiano. Dal 1996 al 1999 è stato direttore politico del quotidiano Il Popolo. Con i popolari francesi, catalani e belgi, ha deciso nel 2004 l’uscita dei democristiani dal Ppe, ritenendo impossibile il connubio con i conservatori. Trovi Guido Bodrato a Passepartout il 10-06-10 alle 18:00 "Confessioni laiche" (>>) |