Un convegno organizzato dall'Ordine degli Architetti di Asti con la partecipazione di Guido
Montanari, Carlo
Olmo e Piergiorgio
Tosoni della Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino aprirà la mostra "Architettura del Ventennio ad Asti".
In occasione del Festival Passepartout, l'Ordine degli Architetti della Provincia di Asti ha organizzato un convegno e una mostra dal titolo "Architettura del Ventennio ad Asti".
Il convegno, al quale prenderanno parte Guido
Montanari e Piergiorgio
Tosoni della facoltà di Architettura del Politecnico di Torino con Antonio Fassone, si terrà il 9 giugno, alle 15,30, all'ex palestra GIL di via Natta (angolo via Giobert). La mostra sarà visitabile fino al 26 giugno dalle 9 alle 13, dal lunedì al venerdì.
La vicenda italiana, e ancora di più quella astigiana, relativamente all'architettura razionalista in campo internazionale, risulta assai modesta. Accanto ai nomi di Terragni, Pagano e Persico, che rappresentano le punte di diamante del periodo razionalista in Italia, si trovano quelli di progettisti che, appresa la lezione architettonica, hanno riproposto nelle città di provincia, a vario titolo, complessi architettonici nuovi sia di tipo pubblico che privato.
Non è casuale la scelta di allestire la mostra e realizzare il convegno proprio nell'ex palestra GIL, edificio del 1935 nato su progetto di Ottorino Aloisio e destinato alla Casa del Balilla e alle palestre dei Giovani del Littorio.
Lo scopo del convegno, moderato da Gianni Cavallero, è quello di esplorare anche a livello locale periodo architettonico poco conosciuto, che pure ha impresso sulla città di Asti segni forti e ben riconoscibili.
La mostra, accanto ai pannelli dell'archivio storico dello Studio Fassone, presenta un'installazione multimediale nella quale si snodano in sequenza le immagini storiche e quelle attuali delle emergenze architettoniche. Solo alcuni esempi: la "torre Littoria" (oggi sede dell'Agenzia delle Entrate), l'"Orfanotrofio Alfieri" (oggi scuola A. Brofferio), la "Casa del Popolo" (Oggi residenza privata), la "Caserma delle Milizie Volontarie" (oggi sede della Questura).
Una mostra fotografica e documentaria a cura dell’Archivio Storico di Asti – Palazzo Mazzola, Via Cardinal Massaja 5 - dal titolo Asti anni ’20 sarà in esposizione dal 9 al 26 giugno 2009.
Si tratta di una serie unica, mai esposta prima, di grandi fotografie (ca.70 x 100) in bianco e nero raffigurante costruzioni realizzate nel Ventennio che ancora segnano in modo sensibile molti angoli della città di Asti.
L’epoca degli scatti è riconducibile al periodo storico analizzato dal festival, ignoto il fotografo o i fotografi delle opere.
Le tavole erano state ritrovate anni fa nei magazzini del Comune di Asti. Un piccolo giallo in tutto questo: perché erano state fatte foto di queste dimensioni? Chi l’autore o gli autori? Era prevista una mostra?
Queste grandi foto di ottima fattura riproducono una realtà architettonica oggi non più visibile nella sua primaria purezza estetica per conseguenti contaminazioni urbane. Così saranno riconoscibili il Palazzo della Questura, la Scuola Dante, intitolata nel 1929 ad Arnaldo Mussolini, la palestra GIL, il Palazzo dell’I.N.A- in piazza San Secondo, la Camera di Commercio e tanti altri edifici. Alcuni progetti originari affiancheranno le foto.
La mostra Asti Anni ’20 rimarrà aperta presso dell’Archivio Storico di Asti – Palazzo Mazzola, Via Cardinal Massaja 5 - sarà in esposizione dal 9 al 26 giugno 2009.