01-04-2009 |
Questa terra è la mia terra |
Film in attesa di PPT
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In attesa e come preparazione al festival Passepartout ( 9-14 giugno 2009 ) che avrà come tema la grande crisi del 1929, fino al 27 maggio in Sala Pastrone ogni mercoledì sera alle 19.30 per 10 incontri verrà proposta la visione di un film del 1929 o sul 1929, secondo una scelta operata da esperti che cureranno anche la presentazione delle pellicole.
Il prossimo appuntamento sarà il 1 aprile con Questa è la mia terra è un film di Hal Ashby del 1976, con David Carradine, Ronny Cox, Melinda Dillon, Gail Strickland, John Lehne, Ji-Tu Cumbuka, Randy Quaid, Elizabeth Macey. Prodotto in USA. Durata: 147 minuti.
Verrà presentato dal professore Gian Luigi Bravo.
È la vera storia di Woody Guthrie, cantante e suonatore di chitarra. Siamo nel 1936, l'America sta vivendo il momento drammatico della grande crisi. Guthrie raggiunge gli stati del sud e si unisce a una squadra di disperati come lui. Lotta con loro per un migliore trattamento nel lavoro. Viene scoperto dal padrone di una radio; col suo talento potrebbe aver successo se si integrasse, ma preferisce sostenere con le sue canzoni le lotte dei lavoratori.
Vincitore di due premi Oscar nel 1977 per la miglior fotografia (Academy Awards, 1977) e la miglior colonna sonora, adattamento con canzoni originali (Academy Awards, 1977)
Il regista è Hal Ashby. Personalità di spicco nella Hollywood degli anni Settanta per le sue posizioni critiche verso l'establishment, ha esordito come regista con Il padrone di casa (1970). Dopo il grandissimo successo di Harold e Maude (1971), ha realizzato una serie di film amati dalla parte più giovane e impegnata del pubblico: L'ultima corvé (1973), Shampoo (1975), Questa è la mia terra (1976), Tornando a casa (1978). Nel 1979 ha girato il suo film più ispirato con Oltre il giardino magistralmente interpretato da Peter Sellers. Negli anni Ottanta la sua creatività è venuta esaurendosi in pellicole scarsamente incisive. Restano comunque degni di menzione Time Is On Our Side (1982), documentario sui Rolling Stones, e Otto milioni di modi per morire (1986).
La prima proiezione ha avuto un notevole successo con una grandissima partecipazione di pubblico; poiché per motivi di sicurezza l’ingresso in Sala Pastrone è consentito solo ad un massimo di 150 spettatori, molte persone non hanno potuto entrare. La Biblioteca Astense e il Comune di Asti, rammaricandosi per l’inconveniente, consigliano agli interessati la massima puntualità ai prossimi incontri.
Al termine della proiezione verrà offerto un rinfresco |
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