08-04-2009 |
Marocco - 8 aprile |
PPT - IL CINEMA AL TEMPO DELLA CRISI
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In attesa e come preparazione al festival Passepartout ( 9-14 giugno 2009 ) che avrà come tema la grande crisi del 1929, fino al 27 maggio in Sala Pastrone ogni mercoledì sera alle 19.30 per 10 incontri verrà proposta la visione di un film del 1929 o sul 1929, secondo una scelta operata da esperti che cureranno anche la presentazione delle pellicole.
Il prossimo appuntamento sarà il 8 aprile con Marocco, un film del 1930, diretto da Josef von Sternberg. Presenta Paolo Perrone
La trama: Amy Jolly, una cantante di cabaret, mantenuta da un ricco pittore, stanca della sua vita e in cerca di nuove emozioni arriva nel Marocco spagnolo e si innamora perdutamente di un semplice legionario. Per lui abbandona tutto e, scalza, s'incammina nel deserto per stargli vicina.
Nel 1992 questo film è stato scelto per la preservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
Principali interpreti sono Gary Cooper; Marlene Dietrich; Adolphe Menjou; Eve Southern; Ullrich Haupt
Proprio nel rapporto con Marlene Dietrich va ricercata la cifra stilistica di Strenberg, suo infatti è il famoso L’ Angelo Azzurro (1929 ) di cui l’attrice è protagonista.
L'Angelo azzurro è a buon diritto considerato il capolavoro di Sternberg poiché in esso lo stile giunge a una maturazione assoluta. Il clima che egli vuole esprimere è così perfetto, che la vicenda può esser seguita in tutte le sue svolte anche da chi ignora il tedesco. Marlene Dietrich venne letteralmente « inventata », come attrice: fu tutt'uno col personaggio di Lola-Lola e per molti anni porterà nella sua scia il ricordo di questa donna da caffè chantant, che esibisce con voluta provocazione le sue bellissime gambe e irretisce i clienti senza rimorsi, con l'incoscienza di una bestiolina. Nell'opera successiva di Sternberg troviamo un progressivo prevalere di quell'atmosfera particolare. Ciò che lentamente esce dai contenuti si accumula nella forma. La fotografia diventa sempre più carica, piena di immagini luminose, sovrabbondanti. In ambienti soffocati, dove l'aria sembra nebbia, Marlene Dietrich continua a muoversi con i gesti della «vamp» de L'angelo azzurro, ma in un crescendo di sofisticazione e di astrattezza. Ciò nondimeno, ritroviamo sempre in ogni film l'equilibrio e il gusto inconfondibili di un artista che insegue ogni volta un ideale poetico legato al formarsi del suo stile.
La rassegna sta avendo un notevole successo con una grandissima partecipazione di pubblico; poiché per motivi di sicurezza l’ingresso in Sala Pastrone è consentito solo ad un massimo di 150 spettatori, molte persone non riescono ad entrare. La Biblioteca Astense e il Comune di Asti, rammaricandosi per l’inconveniente, consigliano agli interessati la massima puntualità ai prossimi incontri.
Al termine della proiezione verrà offerto un rinfresco |
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